Reddito di Cittadinanza 2023, Corriere: “così i Nuovi Controlli sulla Residenza”

Reddito di Cittadinanza, la stretta a partire dal 2023 potrebbe arrivare su due fronti. Il primo è un ridimensionamento della platea, con l’esclusione degli occupabili dai 18 ai 59 anni. Il secondo riguarda i controlli, che, affidati ai Comuni, dovrebbero favorire l’emergere degli illeciti, i beneficiari che pur non avendo i requisiti accedono al sussidio ai danni dello Stato e dell’Inps.

Ma come si svolgeranno questi controlli? Che tipo di procedura intende attivare il Governo a partire dalla nuova legge di Bilancio?

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera nell’edizione on-line i controlli saranno rivolti ad accertare la veridicità delle dichiarazioni sulla residenza, in particolare di coloro che in realtà risiedono all’Estero pur avendo dichiarato diversamente a Inps e allo Stato.

Per far ciò, tra le ipotesi c’è che la nuova procedura preveda “che i percettori del sussidio debbano dimostrare di risiedere in Italia recandosi periodicamente presso gli uffici del comune di residenza”.