“Reddito di Cittadinanza dal 2023 erogato per 12 mesi… anzi 8”: ecco com’è andata

Reddito di Cittadinanza, il futuro del sussidio è stato deciso ieri, in pochi minuti, durante il dibattito sulla Manovra tenutosi in Consiglio dei Ministri. E’ andata così. La premier Giorgia Meloni chiedeva la soppressione tout court del Reddito dal 1° gennaio 2023.

La Ministra del Lavoro Marina Calderone ha invece proposto un periodo cuscinetto di 12 mesi per attenuare gli effetti sociali della misura restrittiva, che andrebbe a togliere il sussidio a circa 660mila persone. In modo per rinviare tutto al 2024.

Alla fine la Meloni ha ’ceduto’ alla visione della ex presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro.

Ecco la ricostruzione che ne fa il quotidiano La Stampa in edicola oggi:

Giorgio Meloni ascolta, con gli occhi puntati su Marina Elvira Calderone, ascolta mentre la ministra del Lavoro le illustra le drammatiche conseguenze che avrebbe uno stop improvviso del Reddito di Cittadinanza a metà 2023 per i cosiddetti ‘occupabili’: «C’è un rischio di tenuta sociale. Molti dei percettori non riuscirebbero a trovare lavoro». Non c’è tempo, e con il paese che è sulla soglia della recessione, è probabile che non ci sarà molto lavoro in giro nei prossimi mesi. E’ così Meloni si convince a rinviare a gennaio 2024 l’addio al RdC per una parte dei beneficiari e cede di fronte ad un compromesso che fino a 24 ore prima le sembrava una sconfitta personale. D’altronde meno di tre mesi fa prometteva l’abolizione immediata del sussidio ideato dal M5S. Un obiettivo che si è andato via via ridimensionando, anche di fronte ai numeri allarmanti della crisi sociale e alla pressione degli alleati. L’argomento è presente a Meloni da giorni, in realtà. Ma viene sviscerato definitivamente durante l’incontro sulla manovra che serve a sminare il Consiglio dei Ministri dalle tensioni dei partiti”.

Alla fine, scrive il quotidiano diretto da Massimo Giannini, la Meloni cede, “in cambio però la premier chiede di non andare oltre gli 8 mesi come periodo massimo di durata del Reddito già nel 2023 e di rafforzare il meccanismo di formazone dei beneficiari che l’anno successivo si troveranno senza più il sussidio”.