Reddito di Cittadinanza, da settembre 2023 si perde Con o Senza Lavoro

Reddito di Cittadinanza, da settembre 2023 a perderlo sarà 1 nucleo percettore su 3. E’ quanto emerge dalle proiezioni dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio su dati Inps a proposito dei tagli al RdC contenuti nella Manovra, secondo quanto ha riferito la presidente Lilia Cavallari nell’audizione alle Commissioni bilancio riunite di Camera e Senato.

La Manovra di Bilancio del Governo Meloni disegna la cancellazione in due tappe: riduzione a 8 mesi massimo nel 2023 (salvo chi ha nel nucleo minori, disabili o persone over 60) e cancellazione totale dal 2024.

Il 38,5 per cento dei nuclei che oggi ricevono il reddito di cittadinanza potrebbero esserne esclusi dopo agosto 2023, avverte la presidente Upb Lilia Cavallari durante l’audizione alle Commissioni bilancio riunite di Camera e Senato.

Inoltre “tre quarti dei nuclei percettori composti da una persona sola smetteranno di ricevere il Rdc, dopo agosto; al crescere del numero dei componenti si riduce la quota degli esclusi (essenzialmente per la presenza di minori). Il 22,9 per cento dei singoli beneficiari perderà il RdC, con una lieve prevalenza degli uomini (25,2 per cento) sulle donne (20,7 per cento)”.

Reddito di Cittadinanza 2023: se Lavoro lo perdo?

“Risulteranno esclusi dal RdC il 36,1% dei disoccupati e meno di un terzo degli occupati. Questi ultimi sono soggetti con salari molto bassi (i cosiddetti working poors), di cui sarebbe auspicabile tenere conto nel ridisegnare gli strumenti di sostegno alla povertà e all’inclusione attiva” ha detto Cavallari.

Dunque secondo gli uffici tecnici del Parlamento il taglio Meloni non coinvolgerà solo i disoccupati “occupabili”, cioè impiegabili in mansioni lavorative, ma anche gli occupati, vale a dire quei lavoratori che ricevono il RdC come integrazione al loro salario molto basso.