Disoccupazione Agricola, a dicembre 2022 arrivano nuovi movimenti Inps. Di cosa si tratta? Si tratta di importi in accredito o addebito? Si tratta degli esiti delle domande di riesame inviate dai braccianti nei mesi scorsi per il tramite degli uffici di patronato o direttamente sul sito dell’ente previdenziale. Vediamo quali indicazioni che arrivano da Inps in questi giorni.
Disoccupazione Agricola, quando non arriva l’accredito da Inps, il lavoratore può fare domanda di riesame. Le ragioni che spingono il lavoratore a chiedere all’ente previdenziale un supplemento di verifica possono essere anche altre.
Ad esempio se il bracciante ha percepito un importo inferiore rispetto ai calcoli presunti oppure se dietro il mancato accoglimento c’è un rigetto della domanda da parte di Inps, ad esempio per mancanza delle giornate da indennizzare (il minimo è 102 giornate nel biennio precedente).
Quando la domanda di riesame va a buon fine al lavoratore arriva un accredito, che può essere integrativo della DS Agricola già ricevuta oppure può trattarsi dell’intero ammontare dell’importo atteso (compresivo di Assegni familiari, se dovuti).
Ma gli esiti possono portare anche ad importi a debito. Come nel caso in cui le giornate venga disconosciute come agricole ma ricondotte ad altra categoria, qualora venga accertato che le giornate svolte dal dipendente non vengono indentificate come agricole. Tali prestazioni possono portare ad un indebito parziale o totale, che in entrambi i casi va restituito a Inps.
Come nei casi che seguono, tra i quali si segnala in particolare il secondo in cui Inps recupera le eccedenze oltre le 90 giornate del trattamento speciale agricolo: