Reddito di Cittadinanza pagato 7 mesi e Percettori a Scuola: la modifica passa

Reddito di Cittadinanza, le 2 principali novità emerse dal dibattito parlamentare intorno alla Manovra del Governo hanno avuto l’ok politico definitivo. Si tratta delle 2 ulteriori strette: la prima che abbassa da 8 a 7 mesi la durata del sussidio per gli occupabili, la seconda che obbliga i percettori più giovani (dai 18 ai 29 anni) a completare il percorso di studi, pena il taglio del sussidio.

Le due proposte, che vengono da Noi Moderati di Maurizio Lupi e dalla Lega di Matteo Salvini, saranno parte del Maxiemendamento che il Governo sta per presentare alla Camera dei deputati per accelerare l’approvazione della Manovra e chiudere entro Natale.

Dopo le voci dei giorni scorsi, arrivano conferme. A parlarne è anche Il Sole 24 Ore in edicola oggi:

“In vista della sua cancellazione (2024), per il 2023 il reddito di cittadinanza è riconosciuto per un massimo di sette mensilità per i percettori occupabili, invece di otto mesi secondo l’ultima modifica prevista dal maxiemendamento. Per effetto di questa stretta si aggiungono 200 milioni ai ai 743 milioni di risparmi per il 2023 sugli 8,8 miliardi di spesa originari. I beneficiari tra 18 e 29 anni devono completare gli adempimenti formativi per non perdere il sussidio”.