Pensioni, sulla rivalutazione ritocco del 5% su 2 anni

Pensioni che si collocano nella fascia tra i 2.000 e i 2.500 euro lorde: il Governo dice sì ad un aumento della rivalutazione per il 2023. Un ritocco.

L’adeguamento all’inflazione non sarà del 7,3% come stabilito dall’ISTAT, ma più bassa. La rivalutazione sarà dell’85% di questa percentuale e non più dell’80%. Per far ciò il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha tagliato la rivalutazione delle pensioni più alte.

Lo annuncia il quotidiano Il Messaggero in edicola oggi:

Cambia la norma della manovra che rivede per il 2023 e 2024 la rivalutazione automatica delle pensioni. È quanto si evince da uno degli emendamenti del governo. Viene, infatti, portata dall’80 all’85% la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2000-2500 euro). Mentre per le pensioni più alte gli scaglioni vengono rivisti con una riduzione della percentuale: dal 55% al 53% per quelle tra 5 a 6 volte il minimo; da 50% a 47% tra 6 e 8 volte il minimo da 40% a 37% da 8 a 10 volte il minimo e da 35% a 32% negli assegni oltre 10 volte il minimo (oltre 5000 euro)”.