Bonus Nido Ricevute: nuova scadenza 2023 ma pagamento a 1 condizione

Bonus Nido 2023 prorogato, ma agli aventi diritto potrebbe comunque non spettare se non si presentano a INPS le ricevute di pagamento della retta scolastica.

Il Governo Meloni ha inserito il Bonus Nido nella Manovra di Bilancio tra le misure pensate per sostenere le famiglie contro il carovita, rinnovandolo quindi di un altro anno (il Bonus Nido infatti è l’unica prestazione a non essere stata inglobata nell’Assegno Unico).

Ma nelle scorse INPS, che si occupa di erogare la cifra spettante, ha voluto puntualizzare ai soggetti interessati che senza la presentazione delle fatture allo stesso Istituto non si potrà avere accesso al Bonus.

A rendere pubblica la notizia è La Stampa, che nell’edizione in edicola lunedì 19 dicembre riporta:

“Agli aventi diritti alla misura che copre – parzialmente – le spese per la scuola dell’infanzia fino ai tre anni, sta arrivano una comunicazione con la quale da un lato si ricordano i termini per presentare le fatture e dall’altro si invita chi avesse perso le ricevute a rinunciare all’assegno. «Ti ricordiamo – si legge – che il termine ultimo di allegazione delle ricevute di pagamento per il bonus asilo nido per l’anno 2022 è il 1° aprile 2023», ma «qualora invece non fossi in possesso delle ricevute di pagamento di qualche mensilità, ti chiediamo di rinunciare a tali mesi».”

Insomma, fino al 1° aprile 2023 si potrà presentare domanda per il Bonus Nido 2022 a condizione di essere in possesso delle ricevute di pagamento delle rette scolastiche. Senza tali ricevute non si può sperare di avere accesso al Bonus: per questo, scrive INPS, se non si ha le ricevute conviene rinunciare.