Assunzioni Percettori RdC: Bonus solo a 1 su 10?

Reddito di cittadinanza, i datori di lavoro che offriranno ai percettori un contratto a tempo indeterminato potranno godere di uno sgravio contributivo fino a 8 mila euro.

La notizia è del 19 dicembre e rientra tra i correttivi del Governo alla Manovra di Bilancio in merito al Reddito di Cittadinanza: tra questi, anche la riduzione a 7 mesi di sussidio nel 2023.

L’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a favore di datori di lavoro che assumono con contratto a tempo indeterminato i beneficiari del sussidio è già previsto, e la soglia massima è fissata a 6 mila euro. Un balzo, dunque, di 2 mila euro. Ma quanti sono i datori che realmente beneficiano di tale agevolazione?

Percettori RdC assunti a tempo indeterminato, quanti sono?

La riduzione a 7 mesi del Reddito di Cittadinanza nel 2023 ha sollevato non poche polemiche, soprattutto perché coinvolge i percettori dai 18 ai 59 anni che il Governo ritiene occupabili anche se in realtà occupabili non sono.

Secondo i dati INPS e ANPAL esiste infatti una larghissima maggioranza di percettori RdC con qualifiche molto basse: alcuni hanno solo la terza media, altri nemmeno quella, altri ancora, sono distanti da anni dal mercato del lavoro. Di conseguenza, quanti datori potranno effettivamente assumere percettori RdC a tempo indeterminato e giovare così dello sgravio contributivo a 8 mila euro?

Gli stessi dati ANPAL ci dicono che a giugno 2022, i beneficiari del Reddito di Cittadinanza occupati erano 172.868, il 20,7% del totale. Di questi, il 53,5% (quindi 92.484 percettori circa) risulta avere un rapporto di lavoro con un contratto a tempo indeterminato o in apprendistato: 9.484 sono quelli con apprendistato, 83 mila quelli con indeterminato.

Pertanto, a giugno 2022 solo il 9% dei percettori del Reddito di Cittadinanza lavorava con contratto a tempo indeterminato, su un totale di più di 900 mila beneficiari: nemmeno 1 su 10.

Ciò significa che l’esonero contributivo fino a 8 mila euro sarà sì un aiuto per incentivare i datori di lavoro ad assumere i percettori RdC con contratto a tempo indeterminato, ma allo stesso tempo, considerando il curriculum dei beneficiari del sussidio, sarà accessibile a una platea di soggetti veramente risicata.