Braccianti con DS Agricola fuori dai Voucher: l’annuncio

Per i lavoratori stagionali dell’agricoltura, i cd. Braccianti agricoli, la notizia è di quelle che pesa. Un emendamento alla Manovra di Bilancio approvato in Commissione alla Camera esclude l’applicazione del voucher per coloro che sono iscritti alle liste provinciali Inps.

Salvi dunque tutti i lavoratori iscritti agli elenchi provinciali che, insieme ad altri requisiti, accedono alla indennità di Disoccupazione Agricola. Se fosse passata la proposta governativa per loro sarebbe stato alto il rischio di uscire dalle tutele Inps per i lavoro agricolo a partire dall’indennità di Disoccupazione.

Per questi continuerà ad applicarsi la disciplina ordinaria del lavoro subordinato a tempo determinato – e non il lavoro occasionale pagato tramite buoni lavoro – e quanto previsto dal contratto collettivo nazionale agricoli per gli OTD, operai a tempo determinato.

Voucher, si applicano agli Agricoli?

I Voucher si applicheranno ai lavoratori agricoli ma non a coloro che sono iscritti agli elenchi provinciali Inps. A dare l’annuncio della novità è ancora una volta Stefano Mantegazza, Segretario Generale Uila via Facebook:

Abbiamo una buona notizia ed è che il Governo ha approvato un emendamento alla legge di bilancio con il quale ha evitato l’estensione dei voucher a un milione di lavoratori agricoli e ha migliorato l’attuale normativa sul lavoro occasionale.

Accolte le nostre richieste per tutelare i lavoratori agricoli!

Introdotta anche una sperimentazione di prestazioni agricole valida per il 2023/24

  • riguarderà i lavoratori non iscritti negli elenchi anagrafici agricoli;
  • garantirà tutti i diritti propri del rapporto di lavoro subordinato, a cominciare dalla certezza della retribuzione, stabilita dalla contrattazione collettiva nazionale e provinciale ed erogata per 6,30 ore di lavoro giornaliero;
  • garantirà le medesime tutele assistenziali, previdenziali e di welfare contrattuale assicurate ai lavoratori agricoli a tempo determinato;
  • previsto il monitoraggio della nuova normativa, che sarà preclusa a chi non rispetta contratti e leggi, consentendo quindi alle istituzioni e alle parti sociali di verificare la necessità di eventuali correttivi.