Le domande di indennità di disoccupazione ALAS potranno essere trasformate in domande di indennità di disoccupazione NASpI e viceversa.
È quanto disposto dal messaggio INPS 4581 del 20 dicembre scorso, in seguito alle richieste di chiarimento pervenute dalle Strutture territoriali in merito alla trasformazione di domande di disoccupazione ALAS, erroneamente presentate, in domande di disoccupazione NASpI e viceversa.
Vediamo la differenza tra le due prestazioni e cosa chiarisce l’Istituto Previdenziale.
NASpI e ALAS sono disciplinate da distinte disposizioni normative e le rispettive platee dei destinatari sono tra loro differenti:
Nonostante le differenze elencate sopra, è possibile trasformare le domande di ALAS in domande di NASpI, e viceversa. Allo stesso modo è possibile trasformare una domanda NASpI presentata al posto della DIS-COLL (e viceversa) o al posto della disoccupazione agricola (e viceversa).
Tale trasformazione è ammessa applicando due principi:
Le Strutture territoriali potranno dunque procedere alla trasformazione delle domande di ALAS in NASpI e di NASpI in ALAS esclusivamente su istanza dell’interessato, secondo modalità che verranno fornite alle Strutture territoriali con un apposito messaggio INPS separato.
Per la trasformazione della domanda di ALAS in NASpI l’interessato deve rilasciare la DID, dichiarando il proprio stato di disoccupazione e l’immediata disponibilità al lavoro, così come espressamente previsto dalla legge quando si presenta domanda per la NASpI.
Per quanto concerne, invece, l’istanza di trasformazione della domanda di NASpI in ALAS, si fa presente che nella stessa l’assicurato è tenuto a dichiarare di avere un reddito relativo all’anno solare precedente alla presentazione della domanda non superiore a 35.000 euro, nonché di non essere titolare di carica elettiva e/o politica per la quale sia prevista corresponsione di indennità di funzione e/o di compensi diversi dal solo gettone di presenza.