“Reddito di Cittadinanza diventa Carta Acquisti del capitalismo compassionevole”

Reddito di Cittadinanza, sul restringimento della platea a partire dal 2023, ai soli nuclei familiari con minori, disabili e over 60, è netto il giudizio del quotidiano il manifesto in edicola oggi: somiglia sempre più alla Social Card dell’ultimo Governo Berlusconi.

Ecco quanto si legge sulle colonne del quotidiano ‘comunista‘:

La misura varata nel 2019 dal governo «Conte 1» sostenuto da Lega e Cinque Stelle sarà rinominata e, stando agli annunci che si susseguono frenetici nelle ultime ore, finirà per assomigliare a un sussidio di ultima istanza riservato agli over 60, alle famiglie con invalidi e portatori di handicap e altri soggetti che oscillano tra l’indigenza e la povertà assoluta, cioè la condizione delle famiglie e delle persone che non possono permettersi le spese minime per condurre una vita dignitosa. Il progetto è stato confermato ieri dalla presidente del Consiglio Meloni. «Lasceremo la massima tutela a tutti coloro che non possono lavorare, agli over 60 e a chi è senza reddito e ha minori a carico – ha detto – riformeremo tutta la materia». Si andrebbe così a configurare un ritorno alla «social card» voluta da un governo Berlusconi nel 2009. Era una forma di sostegno, ispirata al pauperismo tipico del capitalismo neoliberale compassionevole. Fu chiamata anche «Carta acquisti». Era rivolta a cittadini italiani, e non stranieri, a partire dagli over 65 anni e dalle famiglie con figli di età inferiore ai 3 anni, con indicatore Isee fino a 6.198 euro che saliva a 8.264 euro per gli ultra 70enni. Si presume che la platea sarà più ampia di allora, ma comunque inferiore al 44% dei «poveri assoluti» raggiunti dal «reddito di cittadinanza». A questo modesto risultato andranno sottratti nel prossimo futuro chi ha tra i 18 e i 59 anni.