Bonus Psicologo domanda respinta: fino a giugno 2023 INPS può ripensarci

Bonus Psicologo, una parte delle domande risulta provvisoriamente non accolta per via dell’insufficienza dei fondi.

Lo hanno scoperto amaramente i richiedenti attraverso la pubblicazione delle graduatorie del Bonus Psicologo, quando INPS ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a rigettare alcune delle istanze presentate. Anche se i requisiti vengono tutti soddisfatti, infatti, non è scontato che la domanda venga accolta: le risorse sono poche e non ci sono soldi per tutti.

Per fortuna non tutto è perduto, perché INPS ha pensato a un modo per far rientrare anche chi, momentaneamente, è escluso dal contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia. Vediamo quale.

Bonus Psicologo, scorrimento graduatorie: quando

Come detto, per chi rispetta i requisiti il rifiuto della domanda comunque è solo provvisorio e dovuto all’insufficienza delle risorse. Per chi ha visto rigettarsi l’stanza per il Bonus Psicologo c’è però ancora una speranza.

Passati 180 giorni dalla definizione della prima istanza di graduatoria, infatti, le risorse avanzate verranno riassegnate nel rispetto dell’ordine della graduatoria. In pratica, con una sorta di “scorrimento”, le eventuali risorse non utilizzate verranno assegnate tra gli esclusi, partendo da chi nella graduatoria occupa una posizione migliore.

L’attribuzione dei fondi avverrà quindi dopo 6 mesi dalla pubblicazione delle graduatorie: considerando che questa c’è stata a inizio dicembre, chi per adesso è rimasto fuori scoprirà intorno a giugno 2023 se rientra nella graduatoria grazie alla riassegnazione delle risorse inutilizzate oppure se dovrà rinunciare definitivamente al contributo.