Quali Bonus e agevolazioni potranno richiedere le famiglie nel 2023? Quali contributi sono in programma per aiutare chi ha figli?
L’Assegno Unico è senza dubbio il più famoso. In vigore da marzo, ha assorbito il Bonus Bebè, il premio alla nascita e gli assegni familiari e nel 2023 subirà degli aumenti importanti. Tuttavia, l’Assegno Unico non è certamente l’unica prestazione di cui i genitori possono beneficiare.
Vediamo nel dettaglio quali sono le altre.
L’unica prestazione a non essere stata inglobata nell’Assegno Unico è il Bonus Nido, che è stato prorogato anche per il 2023. Continuerà dunque a essere rimborsata tutta o una parte della spesa sostenuta dalle famiglie per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.
Gli importi di cui si può beneficiare variano in base all’ISEE:
Per richiederlo nel 2023 occorrerà attendere apposita circolare INPS. Chi invece ha fatto domanda del Bonus Nido nel corso del 2022 ha tempo fino al 1° aprile prossimo per allegare le ricevute di pagamento della retta scolastica.
Anche la Carta Acquisti (o Social Card) è un sostegno economico, pari a 80 euro ogni 2 mesi, riservato ai cittadini over 65 e ai genitori che hanno figli sotto i 3 anni.
I requisiti per accedere alla Carta Acquisti sono molti stringenti: uno di questi è avere un ISEE inferiore a 7.120,39 euro, anche se il Governo sta valutando per il 2023 di innalzare la soglia di accesso fino a 7.640,18 euro. In questo modo la platea potrebbe estendersi, benché di poco.
L’importo della Carta viene utilizzato per l’acquisto di beni di prima necessità (alimentari, farmaci e parafarmaci) e per pagare le utenze domestiche.
Tra i bonus pensati per le famiglie c’è anche l’assegno di maternità erogato dai Comuni in favore delle neo mamme che sono sprovviste di copertura previdenziale obbligatoria tale da permettere l’accesso al congedo di maternità INPS.
Per averne diritto bisogna soddisfare anche un requisito economico, in quanto l’ISEE in corso di validità non deve superare i 17.747,58 euro.
L’importo nel 2022 è pari a 354,73 euro: essendo riconosciuto per cinque mensilità, ne risulta un bonus complessivo di 1.773,65 euro. L’ammontare viene comunque rivalutato ogni anno e per il 2023 sono ancora attesi gli aggiornamenti.
Per ora della Carta Risparmio Spesa si sa poco e nulla, ma dovrebbe affiancare la Carta Acquisti e aiutare le famiglie più indigenti nell’acquisto di prodotti alimentari. Si parla di riservarla ai soggetti con un ISEE non superiore a 15.000 euro.
Per finanziarla, il Governo Meloni ha pensato di istituire un fondo con una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2023.
Per maggiori dettagli, ad esempio per capire di che importo si tratterà, bisognerà attendere ancora qualche mese.
A sostegno delle famiglie nel 2023 ci sarà anche il Reddito Alimentare, nato per contrastare lo spreco di cibo invenduto e distribuirlo gratuitamente a chi ne ha bisogno.
Per adesso si parla di una distribuzione di pacchi di cibo e bevande recuperate dalla merce invenduta dei grandi magazzini alimentari da prenotare tramite un’applicazione che consentirà poi la distribuzione e il ritiro presso i punti vendita o la consegna a domicilio.
Tuttavia, per il momento si tratterà di una fase sperimentale che riguarderà solo le città metropolitane. L’intenzione è comunque quella è di estenderlo a tutti.
Fresche di nascita le due Carte destinate ai giovani studenti e che hanno sostituito la 18App:
Le due carte, dal valore di 500 euro l’una, sono cumulabili.
Nonostante il passaggio all’Assegno Unico abbia cancellato le detrazioni per quei figli a carico per i quali viene già riconosciuto lo stesso Assegno, queste vengono ancora riconosciute per alcuni familiari.
Nel dettaglio, queste spettano ancora: