È stata approvata al Senato la Manovra 2023 diventando di fatto legge di bilancio.
Tra i diversi emendamenti presentati alla legge di bilancio 2023 prima dell’approvazione ce n’era uno in particolare che riguarda la scuola e che poteva rappresentare una novità molto importante per il personale scolastico docente e ATA.
Nello specifico si trattava del reintegro dell’organico aggiuntivo Covid fino alla fine dell’anno scolastico, quindi fino a giugno 2023.
Ricordiamo che l’organico aggiuntivo Covid era stato previsto per fronteggiare le gravi conseguenze causate dalla pandemia e che quest’anno era stato dismesso visto l’andamento della stessa.
Se nel 2020 erano circa 80.000 i docenti e gli ATA assunti come organico Covid, già nel 2021 questo numero è diminuito fino ad arrivare a circa 50.000 assunzioni per poi, però, sparire del tutto nel 2022 con la fine dell’emergenza.
È innegabile, però, che durante gli anni della pandemia il personale Covid è stato molto utile per facilitare mansioni burocratiche e di segreteria, oltre che per la pulizia e la sanificazione degli ambienti.
Il Movimento 5 stelle ha presentato un emendamento alla legge di bilancio 2023 nel quale chiede il reintegro dell’organico Covid fino a giugno 2023. Nel testo dell’emendamento, infatti, si legge: “Il termine degli incarichi temporanei, attivati ai sensi dell’articolo 231-bis, comma 1, lettera b), del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, del personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), di supporto e promozione alla piena ripresa delle attività didattiche e per la personalizzazione dei percorsi di apprendimento degli alunni, può essere prorogato al 30 giugno 2023, nel limite di spesa 390 milioni di euro per l’anno 2023. Conseguentemente, all’articolo 152, comma 3, sostituire le parole: 400 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023 con le seguenti: 10 milioni di euro per l’anno 2023 e 400 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024.”
Tuttavia, le notizie non sono positive. Stando al testo approvato dal Senato e diventato legge, non sono presenti tracce di questo emendamento. Ciò significa che, salvo improbabili colpi di scena, anche per il 2023 così come è stato per quest’anno le scuole non potranno contare sul personale aggiuntivo Covid.