Pagamenti INPS di gennaio, per ora ci sono solo vecchie conoscenze nell’agenda dell’Istituto Previdenziale. Qualche prestazione, tuttavia, non arriverà a mangiare il panettone, qualche altra invece è stata prorogata e rinforzata per il 2023.
Vediamo quali sono le date che interessano il pagamento del Reddito di Cittadinanza, della NASpI, dell’Assegno Unico, delle pensioni, dei Bonus anti-inflazione da 150 e 200 euro e della Carta Acquisti.
Con gennaio inizia il conto alla rovescia che porterà, nel giro di 7 mesi, alla cancellazione del Reddito di Cittadinanza. I pagamenti del sussidio arrivano, come sempre, il 15 e il 27 del mese, salvo festività.
La ricarica che interessa i percettori che attendono gli arretrati o la prima mensilità subirà delle variazioni visto che il 15 gennaio è festivo e INPS nei giorni rossi non lavora.
Per stabilire la data di pagamento bisognerà capire quando INPS avvierà le lavorazioni: è possibile che l’accredito possa avvenire in anticipo venerdì 13 gennaio. Solitamente, infatti, INPS opta per anticipare piuttosto che per ritardare. Nel caso comunque scegliesse di rimandare il pagamento la ricarica potrebbe arrivare tra lunedì 16 e martedì 17 gennaio.
La ricarica di fine mese, invece, dovrebbe andare liscia. Il 27 gennaio è venerdì, pertanto non dovrebbero esserci intoppi per l’Istituto di Via Ciro il Grande.
Quando arriva la NASpI a gennaio 2023? Le lavorazioni possono partire già dal primo giorno del mese, ma non a gennaio: il 1° gennaio infatti è festivo e INPS non lavora.
È possibile quindi che la lavorazione parta intorno al 4 o al 5 gennaio. Comunque prima del 6, visto che in questa data ricorre l’Epifania.
Tra l’avvio delle lavorazioni e l’effettivo pagamento passano poi circa 7 giorni, pertanto l’accredito della NASpI di gennaio (ma relativo a dicembre) dovrebbe arrivare tra il 12 e il 13 gennaio. Non è escluso, comunque, che gli accrediti possano verificarsi anche intorno al 10.
Le date di pagamento dell’Assegno Unico cambiano di mese in mese ma il periodo di accredito è sempre lo stesso. L’Assegno Unico di competenza di gennaio dovrebbe arrivare nella seconda metà del mese, per qualcuno ricco di aumenti.
Come scritto prima il 15 gennaio è domenica, pertanto è probabile che l’accredito slitti a lunedì 16 gennaio e ai giorni a seguire. Chi aspetta gli arretrati, invece, potrebbe ricevere la somma già nella prima metà di gennaio.
Più o meno le stesse date dovrebbero valere anche per chi attende gli arretrati dell’Assegno Unico su RdC: questi arrivano dopo la ricarica anticipata del Reddito di Cittadinanza, mentre chi è in pari coi pagamenti riceve la somma a fine mese, dopo la ricarica del 27.
Ricordiamo che chi ha diritto al pagamento su IBAN non deve presentare una nuova domanda di Assegno Unico: il rinnovo andrà in automatico, basterà aggiornare l’ISEE.
L’accredito della pensione sui conti correnti o postali ci sarà martedì 3 gennaio, tuttavia per ritirare fisicamente la somma occorrerà rispettare il calendario di Poste Italiane con la suddivisione per cognome:
Salta il ritiro in data venerdì 6 gennaio, giorno festivo e, di conseguenza, di chiusura degli uffici postali. Ricordiamo che la pensione di gennaio conterrà gli aumenti del 7,3% per combattere l’inflazione.
Qualche categoria di percettori aspetta ancora il Bonus 150 euro. Qualcuno che non lo ha riscosso né a novembre né a dicembre, dato che il Bonus viene pagato una volta sola.
Potrebbe trattarsi dei pensionati, dei dipendenti e dei percettori RdC che non lo hanno ancora ricevuto, anche se in maggior numero saranno senz’altro i lavoratori domestici e gli autonomi.
Per queste 2 categorie l’erogazione del Bonus 150 euro è cominciata lo scorso dicembre e potrebbe quindi proseguire anche a gennaio. Per i primi se hanno ricevuto il Bonus 200 euro, per i secondi se il reddito 2021 è inferiore ai 20 mila euro.
Il pagamento del Bonus 200 euro era in programma a luglio o a ottobre 2022, ma qualche percettore ha dovuto aspettare qualche mese in più.
Si tratta, in particolare:
Per entrambe le categorie i pagamenti del Bonus 200 euro si sono sbloccati a dicembre, per qualcuno anche alla fine del mese. A gennaio quindi INPS provvederà a liquidare quei lavoratori che ancora aspettano.