Rinnovo contratto vigilanza privata, a che punto siamo? L’ultimo incontro datato 21 dicembre 2022, riferito appunto al rinnovo del Ccnl Vigilanza Privata e Servizi di sicurezza, si è concluso in un nulla di fatto.
La trattativa è ormai in corso da 6 anni (da quando è scaduto il contratto) e uno dei punti salienti riguarda gli adeguamenti stipendiali. E proprio sul fronte “aumenti” potrebbero esserci novità all’orizzonte.
Una nota del sindacato noto UILTuCS, l’Unione Italiana Lavoratori Turismo Commercio Servizi, fa il punto della situazione.
L’accordo ponte sottoscritto a dicembre scorso tra i rappresentanti delle Imprese, come Confcommercio e Confesercenti, e i sindacati dei lavoratori Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil che garantirà degli elementi economici aggiuntivi nella busta paga di gennaio dei lavoratori del Commercio, Terziario, Servizi, Grande Distribuzione Organizzata, Distruzione Cooperativa, pone certamente le basi per far ben sperare anche gli altri lavoratori dei Servizi che attendono risposte economiche dalle aziende. Tra questi ci sono certamente i dipendenti delle imprese di Vigilanza privata e Servizi di Sicurezza.
Prima di Natale, l’incontro con i sindacati si è concluso con l’ennesimo nulla di fatto, poichè “le associazioni datoriali – si legge nella nota del sindacato di Via Nizza – si sono presentate senza alcuna nuova proposta di aumento economico, pretendendo di addebitare alle organizzazioni sindacali la mancanza di una propria indicazione unitaria in proposito”. Peserebbe dunque, sulla trattativa la non compattezza del fronte sindacale, che deriva da passate stagioni tumultuose.
Ma gli aumenti retributivi torneranno al centro del negoziato durante il prossimo incontro calendarizzato per il 10 gennaio, quando riprenderanno gli incontri. In quella sede – sottolinea il sindacato Uiltucs – verrà rimarcato l’obiettivo prioritario, che resta quello di ‹‹definire un accordo che consenta di ricostruire una base di condizioni economiche e normative dignitose per la condizione dei lavoratori e delle lavoratrici, nel rispetto delle differenze professionali tipiche del settore, da sottoporre alla consultazione certificata››.
Il sindacato dei lavoratori mette dunque le mani avanti. Una volta che la trattativa sarà arrivata a conclusione e il rinnovo firmato, infatti, verrà sottoposto al giudizio degli stessi lavoratori tramite referendum.