Bonus Nido 2023, fino a 3.000 euro ma occhio all’ISEE

Bonus Nido, nel 2023 è stato rinnovato e quindi anche quest’anno aiuterà le famiglie con bimbi piccoli alle prese con le prime spese scolastiche.

Il contributo, dal valore di 3 mila euro, è destinato ai genitori di bambini al di sotto di tre anni e contribuisce al pagamento di rette di asilo nido pubblici o privati o di supporto domiciliare (nel caso di bambini impossibilitati ad andare all’asilo).

In attesa dell’apertura delle domande per il Bonus Nido 2023 vediamo nel dettaglio a chi spetta e a quanto ammonta secondo quanto riporta il Messaggero nell’edizione online di giovedì 12 gennaio.

Bonus Nido 2023, chi può richiederlo?

Il Bonus asilo nido 2023 può essere richiesto dal genitore di un minore fino a 3 anni nato o adottato con i seguenti requisiti:

  • la cittadinanza italiana o di un Paese membro dell’Unione Europea;
  • il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • carta di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea o quella permanente per i familiari non aventi la cittadinanza dell’Unione europea;
  • lo status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria;
  • la residenza in Italia;

Il genitore richiedente deve essere il genitore che sostiene l’onere del pagamento della retta e il richiedente deve avere la stessa residenza del figlio

Bonus Nido 2023: gli importi con l’ISEE

I richiedenti possono godere di un beneficio fino a 3.000 euro. Gli importi del Bonus Asilo Nido variano in base all’ISEE minorenni. Nello specifico, si può arrivare:

  • con ISEE minorenni fino a 25.000 euro, a un bonus di 3.000 euro (l’importo massimo mensile erogabile è di 272,73 euro per 11 mensilità);
  • con ISEE minorenni tra 25.001 euro e 40.000, a un bonus annuo di 2.500 euro (l’importo massimo mensile erogabile è di 227,27 per 11 mensilità);
  • con ISEE minorenni superiore a 40.001 euro, a un bonus di 1.500 euro (l’importo massimo mensile erogabile è di 136,37 per 11 mensilità).

Il contributo mensile comunque non può mai essere superiore alle spese sostenute per il pagamento della retta asilo nido.