Bonus per i dipendenti pubblici nel 2023, è quanto prevede la Legge di Bilancio per sostenere gli stipendi statali colpiti come gli altri dall’inflazione.
L’indennità sarà una tantum e non avrà un importo fisso: per chi guadagnerà di più, sarà più alta. Vediamo nel dettaglio cosa dispone la Legge di Bilancio 2023, comma 330.
Per sostenere i dipendenti pubblici in questo periodo di rialzo dei prezzi, il Governo ha stanziato 1 miliardo di euro da “destinare all’erogazione, nel solo anno 2023, di un emolumento accessorio una tantum, da corrispondere per tredici mensilità, da determinarsi nella misura dell’1,5 per cento dello stipendio con effetti ai soli fini del trattamento di quiescenza”.
In pratica, una sola volta nel corso del 2023, i dipendenti statali riceveranno un bonus pari all’1,5% dello stipendio per 13 mensilità. Considerando dunque che questa viene determinata in base allo stipendio, a beneficiare di un’indennità maggiore saranno quei dipendenti che guadagnano di più, come anticipato sopra.
L’erogazione di tale bonus è stata prevista per sopperire al fatto che nel 2023 l’indennità di vacanza contrattuale (che si somma all’indennità prevista nel comma 330) non sarà rivalutata secondo il tasso di inflazione, anche se difficilmente compenserà il rialzo dei prezzi, soprattutto se si considera che i dipendenti pubblici sono esclusi anche dall’erogazione del bonus 200 euro carburante previsto dal Decreto Trasparenza.