Reddito di Cittadinanza gennaio 2023: +350€ ‘Extra’ in questi casi [FOTO]

Una parte dei percettori del Reddito di Cittadinanza a gennaio ha ricevuto una ricarica anticipata più ricca. Parliamo in particolare di coloro che a luglio e/o a novembre non hanno ricevuto le indennità anti-inflazione, rispettivamente da 200 e 150 euro.

TuttoLavoro24.it lo aveva anticipato: a gennaio sarebbero potuti arrivare ulteriori accrediti di entrambi i Bonus, nel caso in cui qualche beneficiario che ne avesse diritto fosse rimasto a bocca asciutta. Vediamo nel dettaglio.

Reddito di Cittadinanza gennaio 2023: ci sono 2 Bonus

Il Bonus 200 euro su RdC era previsto a luglio 2022, quello da 150 euro invece a novembre, così come disposto dal Decreto Aiuti e Aiuti ter. Come deciso, in ogni nucleo familiare percettore del Reddito di Cittadinanza ognuno dei due Bonus può entrare una sola volta. Ciò significa che le famiglie RdC, a differenza delle altre, hanno ricevuto un massimo di 350 euro sotto forma di indennità anti-inflazione. Qualche famiglia però non ha ricevuto tutto ciò che le spettava.

Nelle scorse ore, dunque, INPS ha finalmente provveduto a mettersi in pari. Nella giornata di ieri 16 gennaio sono partite le lavorazioni dei bonus e in serata anche le erogazioni: anche di entrambi, nei casi in cui nessuno dei due fosse stato accreditato a tempo debito. La conferma ci arriva da alcuni lettori, che ci mostrano i due accrediti separati e la somma finale che compare sulla PostePay:

INPS non lo ha mai detto esplicitamente, ma leggendo le circolari applicative era chiaro che le erogazioni (sia del Bonus 200 euro sia del Bonus 150 euro) sarebbero arrivate a conti fatti. Soprattutto in quei casi più complessi, in cui all’interno dello stesso nucleo familiare percettore del Reddito di Cittadinanza coabitano persone che hanno diritto alle indennità per motivi diversi (ad esempio una famiglia composta da un lavoratore dipendente e un percettore RdC).

Pertanto, solo una volta aver terminato le erogazioni e le opportune verifiche al fine di evitare doppi pagamenti del Bonus all’interno della stessa famiglia, l’Istituto Previdenziale ha disposto gli accrediti rimasti sospesi.

Non tutti i percettori hanno ricevuto entrambi i bonus (quindi un totale di 350 euro): chi uno dei due lo aveva già ricevuto a tempo debito, avrà il pagamento solo di quello che manca.