Bonus 200 euro Nuove Domande: non serve partita IVA, ecco perché

Bonus 200 euro esteso anche ai lavoratori autonomi non titolari di partita IVA: lo ha stabilito con un decreto ad hoc il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro delle Finanze lo scorso 7 dicembre.

Il motivo di tale ampliamento tardivo della platea dei lavoratori autonomi beneficiari del Bonus 200 euro lo specifica lo stesso decreto. Vediamo.

Bonus 200 euro autonomi senza partita IVA: ecco perché si può fare

Il decreto interministeriale firmato il 7 dicembre modifica l’originaria previsione attuativa contenuta nell’articolo 2 del Decreto interministeriale del 19 agosto 2022 con cui si indicavano come beneficiari dell’indennità una tantum di 200 euro, tra gli altri, esclusivamente i lavoratori autonomi e i professionisti titolari di partita IVA.

Ma, “considerato che l’indennità una tantum per i lavoratori autonomi e professionisti è una misura universale di sostegno al reddito per contrastare gli effetti economici della crisi energetica nazionale e considerato che l’apertura della partita IVA non è un requisito necessario al fine della identificazione del lavoratore quale autonomo o professionista”, all’art. 2 del D.M. 19 agosto 2022 si aggiunge il seguente articolo:

2-bis. L’indennità di cui all’articolo 2 è riconosciuta, alle medesime condizioni, anche ai soggetti beneficiari non titolari di partita iva.”

In pratica, l’apertura della partita IVA non qualifica un lavoratore come autonomo o professionista: i lavoratori autonomi occasionali, per esempio, possono essere considerati tali anche senza dover aprire la partita IVA. Pertanto, la mancata titolarità di partita IVA non può estromettere un lavoratore, comunque considerato autonomo, dal riconoscimento del Bonus 200 euro.