I percettori del Reddito di Cittadinanza occupabili, tra i 18 e i 59 anni, perderanno il sussidio alla fine di luglio. Per loro il Governo ha previsto che nel 2023 riceveranno da Inps al massimo 7 mesi di RdC, salvo che nel nucleo non abbiano un minore, disabile o un over 60.
Ma non è tutto. Nella Manovra di Bilancio sono previsti 6 mesi di formazione per favorire il loro reinserimento al lavoro (per l’esattezza la formazione è prevista per tutti coloro che firmano un Patto per il Lavoro). A che punto è il piano “formazione e lavoro” per i percettori RdC? La domanda la pone su Rete4, durante la trasmissione Diritto e Rovescio, il deputato M5S Michele Gubitosa:
“Gasparri che è al Governo deve darci delle spiegazioni, loro hanno preso un impegno con gli italiani, l’impegno era che in sette mesi queste persone dovevano fare un corso di 6 mesi per poi trovare un lavoro. La domanda che faccio io oggi è i mesi scadono ad agosto, è passato già un mese, cosa state facendo con questi corsi di formazione perchè a me risultano non partiti. Già avete perso un mese, quando partono questi corsi? Li devono far partire le regioni. State portando a termine l’impegno? Perchè qui non si tratta se il reddito è giusto o non giusto, si tratta di mantenere un impegno”.
“Il Ministro Calderone – risponde l’onorevole Maurizio Gasparri di Forza Italia – sta impostando questo lavoro perchè il nostro scopo non è quello di abolire la spesa sociale per le fasce più povere, ma di rendere questa spesa utile e di indirizzare presso un’attività lavorativa che si sta preparando e che sta facendo. Metta pure la clessidra ma non potete dare lezioni voi del M5S”.
Nessuna risposta, dunque, dall’onorevole Gasparra alla domanda dell’esponente 5Stelle su cosa sta facendo il Governo in questi mesi per formare i percettori e avviarli a lavoro, rinviando genericamente al Ministero del Lavoro.