Lavoro occasionale, con la circolare 6/2023 del 19 gennaio INPS ricorda che da quest’anno ciascun utilizzatore può erogare compensi annui fino a 10 mila euro per la totalità dei prestatori, così come disposto dalla Legge di Bilancio 2023.
Vediamo nel dettaglio tutte le modifiche così come specificate dall’Istituto Previdenziale.
I datori di lavoro possono acquisire prestazioni di lavoro occasionali secondo due distinte modalità di utilizzo:
In via generale, è stata ampliata la platea di utilizzatori del Contratto di prestazione occasionale, consentendone il ricorso agli utilizzatori che hanno alle proprie dipendenze fino a dieci lavoratori subordinati a tempo indeterminato (elevando così il precedente limite di cinque lavoratori subordinati a tempo indeterminato).
Come anticipato a inizio articolo, i limiti di compenso annuo con il quale possono essere remunerate le attività lavorative a titolo di prestazioni occasionali, sia per i titolari di Libretto Famiglia sia di Contratto i prestazione occasionale, riferiti all’anno civile, sono pari a:
a) per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro;
b) per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, compensi di importo complessivamente non superiore a 10.000 euro;
c) per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore, compensi di importo non superiore a 2.500 euro.
Per monitorare la nuova soglia di 10 mila euro, l’Istituto ricorda che i compensi erogati a pensionati, studenti under 25, disoccupati e percettori di prestazioni di sostegno del reddito, si computano per il 75% (articolo 54-bis, comma 8, Dl 50/2017). Ciò a condizione che tali prestatori, attraverso la piattaforma informatica, non intaccata dalle novità, autocertifichino la relativa condizione.