Reddito di Cittadinanza gennaio 2023: brusco Taglio in arrivo per questi Percettori

Reddito di Cittadinanza, le ricariche mensili erogate nel 2023 prima della sua definitiva cancellazione potrebbero essere più basse di quelle finora ricevute.

Qualche percettore, dopo aver ricevuto la ricarica mensile lo scorso 13 gennaio, ha già lamentato dei tagli di importo. La ragione di tali diminuzioni potrebbe essere da ricondurre alla Legge di Bilancio 2023, che infatti ha previsto la decurtazione dalla somma mensile RdC della quota destinata al pagamento del canone di affitto.

Vediamo nel dettaglio.

Reddito di Cittadinanza 2023, taglio fino a 280 euro: ecco perché

Tra le modifiche che nel corso di quest’anno intaccheranno i percettori del Reddito di Cittadinanza c’è anche la novità che riguarda l’estrapolazione della quota riservata all’affitto per destinarla direttamente al locatore.

In pratica, il percettore RdC non userà quei soldi per pagare l’eventuale affitto poiché la relativa somma verrà versata dall’ente erogatore direttamente al proprietario dell’immobile, evitando quindi il passaggio intermedio al percettore del sussidio.

Per questo motivo, nel 2023 la quota mensile del Reddito di Cittadinanza diminuirà di 280 euro mensili. A tanto ammonta, infatti, il contributo per l’affitto della casa erogato insieme alla ricarica.

Nonostante il taglio dell’affitto dalla ricarica “causa affitto” sia una certezza, non è detto che avvenga già con la ricarica di gennaio. Per effetto della Legge di Bilancio, infatti, il taglio decorre da gennaio 2023 ma è possibile che INPS – che ancora non ha fornito indicazioni operative né su questo aspetto né sulle altre novità della Manovra – cominci a defalcare l’importo da febbraio per consentire agli inquilini percettori di pagare il primo canone del 2023.