Reddito di Cittadinanza 2023, protesta in Piazza contro l’abolizione

Reddito di Cittadinanza, non appena sono state rese note le modifiche apportate dal Governo nella Legge di Bilancio 2023 sono cominciate le prime proteste da parte dei percettori.

Tra le modifiche al Reddito di Cittadinanza, la più importante riguarda l’abolizione che colpirà tutti i percettori tra i 18 e i 59 anni ritenuti occupabili appartenenti a nuclei familiari in cui non ci sono minori, disabili o over 60.

Ma non c’è solo la cancellazione. Tra le novità che interessano il RdC si parla di corsi di formazione obbligatoria, percezione di un massimo di 7 mensilità, estrapolazione della quota destinata all’affitto, conclusione della scuola d’obbligo per gli under 30 che non lo avessero fatto ecc.

Insomma, non saranno molti i percettori che nel corso del 2023 potranno continuare a fruire del sussidio senza problemi, nonostante il Governo non possa garantire un lavoro a tutti i percettori nel breve termine come ammesso anche dal sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon a inizio gennaio.

Per questo motivo sono state organizzati vari cortei a difesa del Reddito di Cittadinanza in tutta Italia. Il prossimo si terrà in Piazza Cutelli a Catania sabato 28 gennaio: un corteo che si stima possa riunire migliaia di persone se si considera che a Catania i nuclei familiari richiedenti RdC/PdC tra gennaio e novembre 2022 sono stati quasi 60 mila e 244.993 in tutta la Sicilia (dati dell’Osservatorio statistico INPS su RdC/PdC aggiornati a gennaio 2023).