Stipendi troppo bassi per i docenti, per aumentarli che entrino le risorse dei privati nella scuola. Ne è convinto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che offre la sua ‘ricetta’ durante un evento organizzato dal gruppo Gedi citando in proposito l’esempio di coloro che insegnano matematica.
“Dobbiamo facilitare l’approccio alla matematica dei giovani – ha dichiarato in premessa il Ministro – . L’idea è quella di partire dalla realtà per arrivare all’astrazione. Dobbiamo potenziare l’insegnamento, siamo molto indietro rispetto ad altri paesi”.
Segue un intervento sul tema stipendiale. “Dobbiamo trovare risorse per la scuola e per gli insegnanti: 1.500 euro al mese a un insegnante di matematica, ma ci rendiamo conto? Per una formazione dura, difficile, che nella società è anche molto richiesta, non è competitivo. Dobbiamo lanciare una grande sfida, dobbiamo trovare forme nuove di finanziamento alla scuola, che coinvolgano magari anche il privato, oltre ovviamente al governo che deve fare la sua parte. La scuola deve diventare la priorità per la società, non solo per il governo”.
“Siamo molto indietro sulle formazione Stem, in particolare le ragazze, – ha aggiunto Valditara – c’è stata una tradizione culturale, lo stesso Croce diceva che le scienze umane governano il mondo. Il problema però è anche non dimenticarci le scienze umane perché il cittadino deve essere anche un cittadino che conosce la storia, la letteratura, deve avere quel patrimonio culturale alle spalle per capire il presente, questo non deve essere trascurato”.
“Dobbiamo lanciare una grande sfida per trovare risorse per la scuola – ha ribadito Valditara –, l’ho detto anche a Davos, l’ho detto in sede Ocse, l’ho detto alla commissaria europea, la sfida parte a livello internazionale, il problema è che noi dobbiamo trovare forme nuove di finanziamento alla scuola”. “Dobbiamo avere il coraggio – ha conlcuso con una proposta ambiziosa – di togliere istruzione e ricerca dai vincoli di Maastricht, altri paesi ci vogliono seguire su questo, sono le sfide della crescita. Non sono spese come le altre, sono strategiche per la crescita“.