Reddito di Cittadinanza gennaio 2023, la ricarica per chi attende una mensilità diversa dalla prima dovrebbe arrivare oggi ma non tutti i percettori saranno soddisfatti.
Chi ha avuto esito positivo alle lavorazioni iniziate e terminate mercoledì 25 gennaio non ha nulla da temere. Al contrario, chi ha avuto come esito un “pollicione” verso (rosso o arancione) non riceverà la somma perché vuol dire che non ha superato i controlli.
Ma c’è anche un’altra categoria di beneficiari che oggi rimarrà a bocca asciutta. Vediamo nel dettaglio di chi si tratta.
A non ricevere la ricarica RdC oggi saranno quei percettori che non hanno avuto la lavorazione. Sono davvero tanti i percettori che non hanno avuto la lavorazione, né mercoledì 25, né giovedì 26.
Tale ritardo nell’avvio delle lavorazioni (che causerà conseguenti ritardi negli accrediti) è da ricondurre ad alcuni controlli incrociati effettuati da INPS e Ministero della Giustizia, i quali hanno sottoscritto un Protocollo operativo finalizzato al potenziamento delle verifiche sulle prestazioni erogate dall’Istituto.
Pertanto, è possibile che in alcuni casi specifici i controlli sul Reddito di Cittadinanza abbiano necessitato più tempo del previsto proprio per via di questo fitto scambio di informazioni tra Istituto Previdenziale e Ministero e, di conseguenza, tardato l’avvio o la conclusione delle lavorazioni.
L’auspicio è che entro la fine di gennaio, con una lavorazione speciale, anche i beneficiari RdC per adesso senza lavorazione e senza disposizione di pagamento possano riuscire a ricevere la ricarica spettante.