Formazione digitale, online e monitorata. Sono le caratteristiche che avrà il percorso formativo che i percettori del Reddito di Cittadinanza dovranno intraprendere per 6 mesi, come disposto dalla Legge di Bilancio 2023.
Le ha illustrate nel dettaglio la ministra del Lavoro Marina Calderone intervenuta al Senato giovedì 26 gennaio:
‹‹Nell’ambito delle attività formative, attualmente in fase di adeguamento al mutato contesto normativo, si terrà conto di revisionare e creare nuovi strumenti sulla base dei singoli percorsi formativi. Si darà comunque priorità, in coerenza con gli indirizzi europei, alla formazione sulle competenze digitali, soprattutto per giovani e donne, puntando anche alla qualificazione dei percorsi formativi erogati online e provvedendo, nel contempo, al monitoraggio della qualità dell’offerta formativa.››
Si inizia quindi a delineare il tipo di percorso formativo che sarà obbligatoriamente rivolto a tutti i percettori del Reddito di Cittadinanza che abbiano sottoscritto il Patto per il Lavoro. I corsi:
Una soluzione, quest’ultima, che sembra pensata per risolvere le perplessità avanzate dalla Banca d’Italia in merito alla formazione per i percettori RdC che rischia di non essere adeguata se la qualità non è verificata in modo appropriato.