L’avvio dei corsi di formazione obbligatori per i percettori del Reddito di Cittadinanza è strettamente collegato al Decreto lavoro di cui il Governo si sta occupando in questi giorni.
Nel prossimo Decreto lavoro ci saranno interventi sui contratti a tempo determinato, ma non solo. A suscitare il maggior attenzione è, appunto, il piano formativo destinato ai percettori del Reddito di Cittadinanza ritenuti occupabili, di cui ancora non si sa molto.
Ma quando sarà pronto il nuovo decreto? Quando i percettori del RdC potranno finalmente iniziare a frequentare i corsi obbligatori?
Inizialmente, il decreto Lavoro doveva essere pronto già a gennaio. Nulla di fatto e tutto rimandato al prossimo mese: ormai si parla della prima decade di febbraio.
Se il Governo rispettasse le tappe annunciate e a febbraio uscisse dunque il decreto che disciplina il piano formativo per i percettori del Reddito di Cittadinanza, tempo che inizierà la macchina amministrativa che coinvolgerà le regioni sarà marzo (o forse anche dopo).
Come disposto dalla Legge di Bilancio 2023, infatti, saranno le singole Regioni a occuparsi dei corsi di formazione o riqualificazione professionale, nonché a trasmettere all’ANPAL gli elenchi dei soggetti che non rispettano l’obbligo di frequenza. Regioni che, a loro volta, dovranno delegare ai soggetti accreditati l’organizzazione e la gestione pratica dei corsi.
Insomma, una procedura che coinvolge più attori e che di conseguenza rischia di far slittare l’avvio della formazione dei percettori del Reddito di Cittadinanza a primavera inoltrata. Nel frattempo la Ministra del Lavoro Marina Calderone, interpellata al Senato durante un question time, non fa promesse sui tempo ma nel frattempo fa 3 anticipazioni sui corsi a cui saranno destinati i beneficiari RdC che hanno firmato il Patto per il lavoro.
Ma l’ennesimo rinvio è dietro l’angolo, come anche sottolineato dalla senatrice di Azione Maria Stella Gelmini, insoddisfatta per le dichiarazioni della Ministra Calderone, che evidenziano come si stiano accumulando ritardi su ritardi.