Pensioni febbraio 2023, il pagamento arriverà domani mercoledì 1° febbraio anche se per il ritiro presso gli sportelli postali occorrerà rispettare il calendario di Poste Italiane.
Tuttavia, il cedolino è stato pubblicato già qualche giorno fa cosicché i pensionati abbiano la possibilità di scoprire in anticipo l’importo della pensione di febbraio.
Saperlo in anticipo può essere importante per evitare di rimanere delusi: a febbraio, infatti, oltre a non essere riconosciuto l’aumento rivalutato all’inflazione, possono esserci anche delle voci che fanno diminuire l’importo. Vediamo nel dettaglio.
Innanzitutto, occorre ribadire che la rivalutazione delle pensioni per chi ha un assegno che supera 4 volte il minimo pensionistico (quindi una pensione che supera i 2.101,52 euro di importo mensile) non sarà riconosciuta già da febbraio, ma solo a partire dal mese di marzo. Lo ha specificato INPS con un comunicato stampa del 24 gennaio.
La (temporanea) mancata rivalutazione non farà diminuire l’importo ma comunque non lo farà aumentare e non permetterà ai pensionati che prendono più di 2.101,52 euro di avere quanto spetterebbe loro. Dovranno, come detto, attendere marzo.
Purtroppo però a far diminuire l’assegno ci penseranno le trattenute dovute alle addizionali regionali e comunali relative al 2022. Queste trattenute sono effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono, a partire da febbraio.
A non subire trattenute fiscali saranno solo: