Assegno Unico gennaio 2023, in alcuni casi l’ISEE potrebbe non bastare per ricevere il pagamento adeguato. È quanto verificato sulla propria pelle da alcuni percettori che a gennaio non hanno ricevuto il pagamento per via di controlli non superati.
Uno dei motivi per cui INPS non paga, per esempio, può essere da ricondurre alla presenza di figli maggiorenni nel nucleo familiare. Chi ha figli che hanno raggiunto la maggiore età, infatti, è tenuto a comunicarlo a INPS attraverso il modulo Rdc-Com.
La conferma arriva direttamente da INPS, che tramite social spiega:
In pratica, in determinati casi la presentazione dell’ISEE aggiornato non basta per ricevere la somma adeguata alla propria condizione economica: occorre compilare anche il modulo Rdc-Com/AU, che serve a INPS ad acquisire informazioni mancanti riguardo il nucleo familiare. Senza modulo, specifica l’Istituto, nessun figlio otterrà il pagamento.
Tuttavia, non tutte le famiglie sono obbligate a compilare tale modulo. Vediamo chi deve farlo in base alle indicazioni riportate nella circolare INPS n. 53 del 28 aprile 2022.
La compilazione del modulo Rdc-Com/AU è obbligatoria per il percettore dell’Assegno Unico che si trovi in una delle seguenti condizioni:
Inoltre, al fine di ricevere le maggiorazioni spettanti, sono tenuti a presentare il modulo Rdc-Com/AU anche quei nuclei familiari:
In pratica, gli unici percettori che non sono tenuti a compilare il modulo e che vedranno comunque corrisposta la cifra integrale sono quelli in cui siano contestualmente presenti, all’interno dello stesso nucleo, i due genitori, di cui uno sia il dichiarante della DSU, ai fini ISEE, con uno o più figli a carico che siano minorenni (con o senza disabilità) o maggiorenni con disabilità.