Bonus acqua potabile, la Legge di Bilancio 2023 lo ha rinnovato anche per l’anno in corso. Via alle domande da mercoledì 1° febbraio.
Volto a razionalizzare l’uso dell’acqua e a ridurre il consumo di contenitori di plastica, il bonus acqua potabile è concesso dall’Agenzia delle Entrate. Vediamo i dettagli.
Il bonus consiste in un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di:
finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti. .
Come specificato dall’Agenzia delle Entrate, l’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a:
Le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all’Enea.
L’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti.
L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo al quello di sostenimento del costo.
La comunicazione va effettuata tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia. Una volta eseguito l’accesso all’area riservata, il servizio si trova all’interno della sezione Servizi, nella categoria Agevolazioni, alla voce Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile.
In alternativa, è possibile inviare la comunicazione dopo averla predisposta in un file conforme alle specifiche tecniche presenti nella scheda informativa . Si evidenzia che, prima del definitivo invio, i file dovranno essere sottoposti ai controlli di conformità utilizzando il software reso disponibile dall’Agenzia delle entrate. I file non controllati saranno scartati e le comunicazioni in essi contenute non saranno acquisite.
Il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.