Settimana Corta ‘ricetta’ contro la disoccupazione giovanile: ecco perché

Contro la disoccupazione giovanile la ricetta è la settimana corta. Ne è convinto di Rocco Palombella, segretario generale UILM, intervenuto durante l’incontro che nella mattinata di giovedì 2 febbraio ha riunito a Milano le più importanti sigle sindacali dell’industria italiane ed europee col fine di trovare una strategia industriale coesa.

Se per innalzare il potere d’acquisto dei lavoratori italiani è stato tagliato il cuneo fiscale, al quale la ministra del Lavoro Marina Calderone vorrebbe aggiungere i premi di produttività, non sempre applicabili secondo i sindacati.

Se quindi il taglio del cuneo fiscale e i premi di produzione sono due strade solo in parte percorribili, una possibile via da intraprendere sul lavoro “occupazione” potrebbe essere la settimana corta, suggerita da Rocco Palombella.

Ecco quanto dichiarato dal Segretario UIL a TuttoLavoro24.it:

‹‹Occorre allargare il numero degli occupabili riducendo l’orario di lavoro a parità di salario, cosicché i giovani possano entrare nel mercato del lavoro e possano esserci più persone occupate, quindi più persone che pagano le tasse. In questo modo vengono pagati più contributi e si crea di conseguenza un sistema virtuoso. Quindi la settimana corta a parità di salario.››

Una ricetta che per adesso è stata applicata efficacemente ma solo da poche realtà aziendali.