Gli importi dell’Assegno Unico 2023 aumenteranno per tutti, non solo per coloro che hanno un ISEE più basso. Questo perché anche la prestazione per i figli a carico, così come la pensione, verrà adeguata al costo della vita.
Secondo le informazioni ufficiose disponibili al momento, la rivalutazione all’inflazione dovrebbe aggirarsi intorno all’8,1% e garantirà aumenti corrispondenti. Aumenta anche la platea di percettori che potrà accedere a importi più alti grazie a un innalzamento dell’ISEE. Vediamo.
Nel 2022, l’importo più alto per un figlio minorenne non disabile a carico a cui potevano accedere i richiedenti Assegno Unico con ISEE fino a 15 mila euro era pari a 175 euro al mese. Secondo i nostri calcoli, grazie all’aumento dell’8,1%, tale soglia è innalzata a 189,18 euro (ben 14,18 euro in più al mese).
Ma come detto, sale anche la soglia ISEE stessa che consente di accedere all’importo più alto mensile. Come riportato da Il Sole 24 Ore qualche giorno fa, da 15 mila euro di ISEE si passa a 16.215 euro e di conseguenza si estende anche la platea dei beneficiari che potranno riscuotere la cifra più alta.
Per fare un esempio concreto: come detto prima, l’importo più alto mensile al quale accedere nel 2022 era di 175 euro ed era riservato ai percettori con ISEE inferiore a 15 mila euro. Quest’anno, la stessa cifra spetta a chi ha un ISEE che si aggira sui 19 mila euro.
Allo stesso modo, si segnala che aumenterà anche l’importo più basso per chi ha un ISEE superiore a 43.240 euro (non più 40 mila, com’è stato finora) e un figlio minorenne non disabile: da 50 euro mensili, si passa a 54,10 euro.
Naturalmente, a tali importi occorrerà eventualmente aggiungere le maggiorazioni dell’Assegno Unico previste dalla Legge di Bilancio 2023.