Metalmeccanici artigiani, dopo il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del 17 dicembre 2021, arriva anche il rinnovo dell’accordo provinciale di Trento. A darne notizia è Fiom-Cgil che in una nota esprime “soddisfazione” per l’intesa raggiunta sul territorio tra l’Associazione Artigiani e Fim-Fiom-Uilm del Trentino.
L’accordo incrementa la parte aggiuntiva del salario definita col contratto provinciale, che si somma ai minimi tabellari definiti a livello nazionale.
Gli aumenti dell’Indennità Integrativa Provinciale, che a regime porteranno 35 euro mensili in più La particolarità di questa erogazione è che l’importo non potranno essere assorbito dagli eventuali futuri aumenti derivanti dal Ccnl, né potrà essere assorbito da eventuali superminimi individuali.
“Insomma, tutti i lavoratori delle imprese artigiane metalmeccaniche del Trentino si vedranno riconoscere l’aumento” sottolinea la nota.
“Il contratto introduce finalmente il pagamento della malattia, seppur parziale, per gli operai – si legge ancora nella nota – : 3 giornate di carenza al 60% e successive 6 giornate al 40%. Diventano esigibili le due giornate di permesso retribuito in più all’anno rispetto a quanto previsto dal Contratto Nazionale. Meglio specificato anche l’istituto della flessibilità, con precisi vincoli e limiti a tutela dei lavoratori”.
“Contemporaneamente, – sottolinea Fiom-Cgil – il Contratto Nazionale è scaduto lo scorso 31 dicembre e a breve si riapriranno le trattative per il rinnovo, quindi i lavoratori potranno ricevere ulteriori ristori anche da quel versante”.