Reddito di Cittadinanza, i percettori continuano ad essere inseriti nei Progetti ad utilità collettiva nonostante si avvicina la sua cancellazione. Lo prevede la legge e i comuni non possono tirarsi indietro, ora che – dal 1° gennaio 2023 – l’obbligo è stato esteso alla totalità dei beneficiari che hanno firmato il Patto per il Lavoro. Progetti di sostegno ai servizi pubblici.
Come quello che ha attivato il Comune di Torre Annunziata, città del napoletano di circa 40.000 abitanti, che si basa su un Accordo di Collaborazione con il Tribuanale locale. Con l’avvio del PUC ad essere impiegati nella struttura giudiziaria per potenziarne i servizi saranno 20 percettori del Reddito di Cittadinanza. Situazioni analoghe si sono viste, ad esempio, a Genova dove i percettori sono stati inseriti a supporto dell’Archivio di Stato e proprio del Tribunale civile.
Secondo quanto si apprende dalla stampa locale, 2 saranno gli ambiti di intervento in cui saranno utilizzate le nuove risorse: “Laboratorio Giustizia”, in cui i percettori affiancheranno i dipendenti nelle operazioni di fotocopiatura degli atti relativi a procedimenti civili e penali e supporteranno la gestione dei documenti negli archivi; il secondo denominato “La Giustizia accoglie”, in cui beneficiari forniranno informazioni generali sui servizi erogati nel Palazzo di Giustizia.
Come da norma ogni cittadino inserito in un P.U.C. è tenuto ad un impegno di almeno 8 ore settimanali fino ad un massimo di 16 ore settimanali. Le attività sono da intendersi gratuite e previste nell’ambito dell’impegno a “restituire” collaborazione allo Stato per aver ricevuto il sussidio, ma rappresenta un’occasione di inclusione e di crescita professionale per i beneficiari e per la collettività.