“Reddito di Cittadinanza non è pagato a richiesta”, parla Tridico (INPS)

INPS è riuscito a risparmiare in 3 anni 11 miliardi di euro non erogati sottoforma di Reddito di Cittadinanza grazie a una fitta rete di controlli e verifiche.

Un motivo di vanto per Pasquale Tridico, presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale intervenuto durante il convegno “Le trasformazioni socio-economiche e la funzione dello Stato sociale: il ruolo dell’INPS” svoltosi questa mattina a Palazzo Wedekind a Roma.

Queste cifre importanti dimostrano l’efficacia dei controlli e delle valutazioni ex ante (“analisi di filtro” le definisce Tridico) che INPS effettua prima di erogare una prestazione. Valutazioni che si sono intensificate soprattutto con lo scopo di limitare le frodi e l’accesso al Reddito di Cittadinanza (ma non solo) a persone che non soddisfano i requisiti.

La conferma arriva direttamente dal presidente:

‹‹Qualcuno pensa che noi paghiamo il Reddito di Cittadinanza a richiesta, ma non è così. Undici miliardi di euro non erogati per via di incroci e controlli ex ante prima di pagare.››

Reddito di Cittadinanza erogato insomma non a tutti coloro che ne fanno richiesta ma solo a quelli che dopo un’attenta scrematura superano i controlli. In pratica, decide INPS a chi darlo e a chi no.

Naturalmente le frodi ci sono state, conclude Tridico, soprattutto intorno all’ISEE. Ciò permette di frodare su tutte le prestazioni firmate INPS, in particolare su Assegno Unico e Reddito di Cittadinanza, ma i controlli antifrode stanno portando alla luce tutti gli indebiti.