RdC, Formazione partita per 198.000 percettori? Quello che dal Ministero non dicono…

“Sono 198mila i percettori di Reddito di cittadinanza che nell’ambito del Programma Garanzia Occupazione Lavoro (GOL) sono stati instradati verso percorsi di inserimento lavorativo e di aggiornamento o riqualificazione delle competenze. Si tratta di circa due terzi del totale dei percettori convocati e che hanno aderito al programma GOL. Sono oltre 47mila invece, i fruitori del reddito per cui è stata individuata e concordata un’attività formativa da svolgere”.

Questo scrive il Ministero del Lavoro in una nota diffusa ieri, quasi in contemporanea con l’ultimo report ANPAL, dal quale emerge su 827.453 persone inserite nel Programma GOL il 23,6% è costituito da percettori RdC. Quindi 198.000 percettori, i conti tornano con quello che dice il Ministero. Ma non del tutto.

Nella nota del dicastero guidato da Marina Calderone se da un lato si esalta il numero di quanti, tra i percettori RdC che hanno firmato il Patto per il Lavoro, siano già stati avviati nei percorsi formativi per rispondere alla critiche mosse da chi sostiene che il Governo è in ritardo con i piani formativi che dovranno aiutare i circa 600.000 beneficiari che a luglio termineranno il sussidio, dall’altro – con l’evidente scopo di coprire i reali numeri dei ritardi dell’azione politica – prende a riferimento i numeri di tutta la platea.

Tra i 198.000 già avviati a formazione infatti non ci sono solo coloro che perderanno il sussidio a luglio, i cd. occupabili soggetti tra i 18 e i 59 anni, ma anche tutti gli altri, che potranno godere delle ricariche fino a dicembre 2023 perchè nel proprio nucleo familiare hanno minori, disabili, over 60.

La risposta che si aspettava la platea dei percettori che da agosto rimarrà senza sussidio, senza lavoro e probabilmente senza un percorso formativo (i temi sono davvero strettissimi) che gli dia la speranza di rilanciarsi nel mondo del lavoro, era un’altra. E quindi quanti sono i percettori “a 7 mesi” che sono già stati avviati alla formazione? Quando sarà varato il Decreto sul Reddito di Cittadinanza annunciato alla vigilia dello scorso Natale? Quando saranno chiamati dai Centri per l’Impiego e iniziare un corso di riqualificazione tutti gli altri? Ci sarà una regia nazionale dietro queste attività? Saranno garantiti dei livelli minimi di qualità della formazione erogata oppure ci sarà il rischio di una formazione ‘farlocca’, come anche emergeva dall’audizione della Banca d’Italia in Parlamento a dicembre?

A due mesi dalla Legge di Bilancio ci si aspetta che le risposte arrivino proprio dal Ministero del Lavoro.