Cassa integrazione artigiani, perchè non arriva nonostante sia tutto ok? E’ la domanda che si pongono i lavoratori del comparto che hanno visto ridursi l’orario di lavoro e ora, per quei periodi di non lavoro attendono l’indennità erogata da FSBA.
Il motivo è semplice, sottolinea FSBA – Fondo Artigiani in una nota di metà febbraio, i pagamenti non arrivano perchè in realtà poi tutto a posto non è.
L’accordo sindacale è stato fatto, la domanda è stata presentata dell’Azienda o dal suo consulente, le assenze sono state rendicontate…a quel punto cosa manca? Uno dei punti dolenti è la contribuzione delle imprese al Fondo.
“In FSBA le prestazioni sono erogate a condizione che ci sia regolarità contributiva – ricorda il Fondo nella nota – in presenza di dipendenti, dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2021, per il periodo antecedente all’entrata in vigore della Legge 234/2021 (quella che ha riformato gli ammortizzatori sociali) nonché il corretto versamento delle mensilità da gennaio 2022 in poi (oppure dalla data di inizio dell’attività aziendale con dipendenti se successiva). Regola chiara e rigida, tant’è che il Fondo, nel caso di omissione o ritardo nei versamenti da parte dell’impresa, sospende la liquidazione delle prestazioni in attesa della regolarizzazione della posizione aziendale”.
Insomma senza la contribuzione, arretrato compreso (se dovuto), da parte del datore di lavoro non c’è la Cig.
“Per cui, – si legge – più che sollecitare il Fondo, più che protestare, è necessario un rapporto con l’impresa – magari tramite il Sindacato – per evidenziare il problema e sollecitarla a mettere a posto la sua posizione contributiva”. Vediamo qual è.
Come far fluire l’erogazione della cassa integrazione artigiani ai dipendenti? Tutto dipende dall’impresa artigiana, che deve mettersi in pari con la contribuzione dovuta. Obbligatoria per legge a prescindere dalle caratteristiche dimensionali.
Le modalità sono diverse, seguiamo le istruzioni ufficiali FSBA: