La ricarica di febbraio del Reddito di Cittadinanza tiene tutti con il fiato sospeso. Il pagamento che arriverà il 27 febbraio a tutti coloro che attendono dalla seconda alla diciottesima mensilità, infatti, verrà calcolato tenendo in considerazione il nuovo ISEE.
In qualche caso però l’ISEE aggiornato (quindi relativo alla situazione economica del 2021) può dare qualche grattacapo ai percettori. Vediamo nel dettaglio.
Ai fini del Reddito di Cittadinanza, c’era tempo fino al 31 gennaio scorso per presentare il nuovo ISEE. Coloro ai quali INPS ha fatto in tempo ad agganciare il nuovo ISEE, nel peggiore dei casi potrebbero ricevere una ricarica mensile di importo inferiore per via di un ISEE più alto.
Le cose si complicano per chi, invece, non ha presentato l’ISEE per tempo. In questo caso, la ricarica del Reddito di Cittadinanza rimarrà congelata finché non verrà presentato l’ISEE aggiornato. Se lo si presenta a febbraio, per esempio, si riceverà il prossimo pagamento a marzo 2023.
Tuttavia, può succedere che la ricarica rimanga congelata anche se si è presentato l’ISEE entro la scadenza. In questo caso, la responsabilità è di INPS che non è riuscito ad agganciare per tempo il nuovo ISEE. È il caso, per esempio, di chi ha comunicato il nuovo ISEE poco prima della scadenza.