Quali prestazioni si possono richiedere per i figli a carico in attesa che INPS apra la procedura per richiedere il Bonus Nido 2023?
Per ora, come segnalato da TuttoLavoro24.it, pare che l’apertura delle domande per il Bonus Nido 2023 stia procedendo ancora un po’ a rilento, con INPS che ha annunciato l’apertura delle domande tra fine febbraio e inizio marzo.
Per questo motivo, i genitori possono, in alcune circostanze, ricorrere ad altre prestazioni erogate da altri enti diversi da INPS. Vediamo nel dettaglio alcuni esempi che proposte alternative offerte su alcuni territori italiani. L’elenco non è esaustivo per cui è sempre bene informarsi sulle opportunità offerte a livello locale. Ma vediamo i dettagli.
L’Ente Bilaterale Artigianato Veneto riconosce ai dipendenti delle aziende iscritte all’EBAV un “sussidio scuola”, ossia un contributo per l’iscrizione e la frequenza in Italia di un solo figlio all’asilo nido, scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria. Attenzione l’Ebav è un ente privato ed eroga prestazioni ai soli soggetti (imprese artigiane e lavoratori) che versano regolarmente la contribuzione.
Il contributo per l’anno scolastico 2022/2023 è previsto per tutte le domande in cui il reddito familiare lordo 2021 risulti inferiore o uguale a 30.000 euro e sarà pari a 150 euro. Per farne domanda c’è tempo fino al 31 maggio 2023.
La Regione Friuli-Venezia Giulia offre invece un servizio di abbattimento delle rette di frequenza molto simile a quello garantito dal Bonus Nido.
La Regione promuove infatti l’accesso a nidi, servizi educativi domiciliari, spazi gioco, centri per bambini e genitori e servizi sperimentali accreditati, sostenendo le famiglie nel pagamento delle rette di frequenza relative all’anno educativo 2022/2023.
Il servizio garantisce l’applicazione di una retta di frequenza ridotta e può essere richiesto dai nuclei familiari con ISEE pari o inferiore a 50 mila euro. L’entità del beneficio è pari a 250 euro per un unico figlio minore per la frequenza a tempo pieno e pari a 125 euro per la frequenza a tempo parziale.
Il termine ultimo per farne domanda è scaduto lo scorso 31 maggio. Tuttavia, le domande presentate dopo il termine ed entro il 30 giugno 2023, vengono inserite in lista d’attesa e accolte in base alla data di presentazione e alla disponibilità di risorse finanziarie.
Anche la regione Lazio ha messo a disposizione per l’anno educativo 2022-2023 dei buoni servizio finalizzati al pagamento delle rette degli asili-nido, che si trovano nel Lazio, per il periodo che va dal 01/09/2022 al 31/07/2023.
A poter fare domanda sono i nuclei familiari con ISEE fino a 60 mila euro e con minori sotto i 3 anni di età iscritti a un servizio educativo del territorio regionale accreditato o che abbia effettuato richiesta di accreditamento. Il valore del buono servizio corrisponde a quello della retta mensile effettivamente pagata fino ad un massimo di 400 euro mensili.
La richiesta può essere inviata entro le ore 23:59 del 30 giugno 2023.
Anche la Regione Campania ha attivato la nuova funzionalità che consente di effettuare telematicamente le richieste di rimborso del voucher regionale per coprire i costi della retta per la frequenza di asili nido.
Possono procedere con la richiesta gli utenti la cui domanda è stata ammessa entro lo scorso 30 novembre 2022. Le richieste relative al periodo di pagamento settembre-dicembre 2022 vanno trasmesse entro il 28 febbraio 2023.