Assegno Unico integrato al Reddito di Cittadinanza, come funziona il rinnovo? Va in automatico o bisogna fare qualcosa?
L’Assegno Unico è entrato in vigore il 1° marzo 2022 e ha validità un anno: pertanto, si rinnoverà il 1° marzo 2023. Chi lo prende su IBAN non deve ripresentare domanda a INPS (solo in pochi casi bisogna fare domanda di rinnovo dell’Assegno Unico), è sufficiente, infatti, rinnovare l’ISEE. Ma come funziona per chi prende l’Assegno Unico su RdC?
L’Assegno Unico su RdC viene pagato una volta al mese, dopo la ricarica mensile del sussidio, e arriva direttamente sulla carta RdC. Da marzo p.v., come detto, scatta il rinnovo dell’Assegno Unico.
Come devono comportarsi i percettori del Reddito di Cittadinanza che hanno diritto all’integrazione per i figli a carico lo spiega direttamente INPS a un utente, tramite social:
In pratica, l’unica condizione per i percettori RdC beneficiari dell’Assegno Unico è rinnovare l’ISEE, esattamente come coloro che riscuotono il pagamento su IBAN. Quindi, gli unici che potrebbero non ricevere l’accredito sono coloro che non hanno aggiornato l’ISEE entro lo scorso 31 gennaio (termine ultimo per rinnovare l’ISEE ai fini del Reddito di Cittadinanza).
Situazione leggermente diversa, invece, per i nuclei familiari che per ricevere l’Assegno Unico su RdC hanno dovuto compilare, nel corso del 2022, il modello Rdc-Com/AU (sono tenute alla compilazione del Rdc-Com/AU solo alcune famiglie). Mancano disposizioni ufficiali, tuttavia è logico pensare che tali nuclei familiari, oltre all’ISEE, debbano aggiornare anche il modulo per continuare a beneficiare della prestazione per i figli a carico.