Opzione Donna 2023 estesa a 10 mila lavoratrici in più: ecco come

Opzione Donna 2023, la proposta che al momento si trova sul tavolo del Ministero dell’Economia permetterebbe la pensione anticipata a 13 mila donne.

La ministra del Lavoro Calderone si è impegnata a correggere l’attuale meccanismo previsto dalla Legge di Bilancio 2023, che consente l’uscita dal lavoro a 60 anni (con 35 anni di anzianità contributiva) con lo sconto di un anno per un figlio e di due anni per più figli solo per le lavoratrici:

  • caregiver;
  • invalide civili superiore al 74%;
  • licenziate da aziende in crisi.

La soluzione preferita dalla Ministra resta quella della proroga secca dei requisiti del 2022, magari con qualche eccezione. Tale opzione consentirebbe l’uscita dal lavoro a 59 anni a circa 13 mila donne: 10 mila in più rispetto a quelle che potrebbero beneficiare di “Opzione donna” così come scritta nella Legge di Bilancio, coi 3 paletti.

Ma questa misura, che resta sul tavolo, non appare compatibile coi paletti fissati dal Mef: verrebbe infatti a costare 90 milioni di euro il primo anno e potrebbe salire a 240 e 300 milioni nel secondo e terzo anno.