Non per tutti i percettori del Reddito di Cittadinanza i 7 mesi di fruibilità termineranno allo scoccare del 1° agosto 2023. La novità era nell’aria: già qualche giorno fa, infatti, la ministra Calderone aveva annunciato che il sussidio sarebbe stato spalmato su più mesi.
La ministra interviene con una ulteriore precisazione in apertura dei lavori di Welfare & HR Summit a Il Sole 24 Ore, intervistata dallo stesso direttore della testata Fabio Tamburini. Riguardo il Reddito di Cittadinanza ha rivelato:
“Ci saranno percorsi differenziati: assistenza per chi si trova in situazione di difficoltà; attenzione alla platea degli occupabili, per i quali la legge di Bilancio prevede la cessazione del reddito dopo sette mesi di percezione usufruibili entro la fine dell’anno. Quindi, si tratta di una platea mobile.“
In pratica, mentre i fragili beneficeranno del Reddito di Cittadinanza per tutte e 12 le mensilità, per gli occupabili dai 18 ai 59 anni non appartenenti a nuclei con disabili, over 60 o minori le mensilità saranno spalmabili su tutto l’anno fermo restando che non potranno essere più di 7.
L’ipotesi della spalmabilità oltre luglio e fino a dicembre riguarderebbe quindi solo coloro che inizieranno a beneficiare del sussidio per la prima volta da giugno 2023, mentre il percettore che prende RdC dal 2022 lo interromperà a luglio. Come sottolinea la Calderone, infatti, “la platea è mobile”.
In ogni caso, non è un azzardo asserire che la fine del Reddito di Cittadinanza sarà graduale e non cadrà per tutti i beneficiari nello stesso momento. Considerando però che una mensilità è già arrivata (quella di gennaio) e un’altra sta per arrivare (quella di febbraio) è bene che i chiarimenti in merito a beneficio dei beneficiari arrivino il prima possibile.