Aumentare gli stipendi e valorizzare la buona contrattazione per combattere la precarietà e favorire i rapporti stabili. È l’appello che il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini rivolge tra gli applausi del suo pubblico alla Ministra del Lavoro Marina Calderone nel corso dell’evento “Dinamiche del mercato del lavoro e impatto del Programma GOL” organizzato a Bologna nella mattinata di martedì 28 febbraio.
Il buon funzionamento delle politiche attive in Emilia Romagna deve senz’altro essere da esempio per tutte le realtà un po’ meno felici, eppure anche qui la crisi si è fatta sentire. Prima il Covid, poi il rincaro energetico e l’inflazione. La soluzione per continuare a crescere, a detta del governatore Bonaccini, non è certamente la flat tax ma l’aumento delle buste paga: ‹‹deve essere più conveniente firmare un contratto stabile piuttosto che uno precario››.
Un appello che la Ministra Calderone, presente all’appuntamento bolognese, non ha potuto non raccogliere.
“Non mi sottraggo – ha detto la Ministra nel suo intervento – alla sollecitazione di una riflessione sulla riduzione del costo del lavoro. Il tema della riduzione del costo del lavoro è importante, abbiamo iniziato con un intervento in una finanziaria che è stata fatta in 30 giorni, però l’obiettivo deve essere quello di restituire alle aziende e ai lavoratori un maggiore potere d’acquisto delle loro retribuzioni e alle aziende un ridimensionamento del costo delle retribuzioni stesse. Però accanto a questo dobbiamo mettere la qualità della contrattazione e soprattutto il fatto che noi dobbiamo sostenere la contrattazione buona e combattere le forme di applicazione delle norme che portano al precariato. Proprio in Emilia Romagna in tante occasioni ci siamo trovati a combattere sullo stesso fronte contratti pirata, appalti di servizi illegittimi e situazioni in cui sappiamo perfettamente che il rischio vero è quello del caporalato e dello sfruttamento di manodopera. Saremo molto attenti a potenziare ancora di più l’attività ispettiva affinché le situazioni che depredano e desertificano il mondo del lavoro vengano marginalizzate e risolte.”
Insomma, da un lato il taglio del cuneo fiscale pari al 3% per i redditi fino a 25 mila euro, che la Calderone rivendica come misura del Governo con la recente legge di Bilancio, e dall’altro un intervento per favorire l’estromissione dei contratti collettivi ‘pirata’, quelli che stabiliscono salari più bassi. A questo proposito, ha aggiunto la Ministra, fondamentale sarà sostenere la “contrattazione buona”, vale a dire i CCNL firmati da sindacati rappresentativi.