Bonus Nido 2023, domanda subito ma non per tutti: INPS chiarisce [FOTO]

Bonus Nido 2023, domande al via ma non per tutti: anche se la procedura per l’invio delle istanze è aperta, ci sono degli utenti che saranno costretti ad attendere prima di presentare la domanda.

Anche se l’invito è quello di non aspettare troppo per fare richiesta del Bonus Nido, visto la finitezza dei fondi che anno scorso esaurirono prima del tempo, ci possono essere dei casi in cui il soggetto è costretto a far trascorrere del tempo. Vediamo.

Bonus Nido 2023: quando presentare la domanda?

Il Bonus Nido consiste in un contributo (che varia in base all’ISEE) volto al pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e di forme di assistenza domiciliare per bambini sotto i tre anni affetti da gravi patologie croniche.

Essendo quindi una sorta di “rimborso spese”, è fondamentale presentare a INPS le ricevute o le fatture che attestino l’avvenuto pagamento delle rette di frequenza. Senza queste, la domanda non potrà andare a buon fine.

La conferma arriva via social direttamente dall’Istituto, che puntualizza:

In pratica, se non si presentano le ricevute del pagamento l’Istituto non potrà provvedere all’accoglimento della domanda, quindi è fondamentale conservarle. Senza le fatture che attestano il pagamento la domanda non potrà infatti ritenersi completa e INPS non emetterà il pagamento fin quando il richiedente non le avrà presentate.

Per allegare le ricevute per il Bonus Nido 2022 c’è tempo fino al 1° aprile prossimo, mentre per il Bonus Nido 2023 la scadenza è fissata al 31 luglio 2024. Per inviare la domanda, invece, i tempi sono più stringenti: la procedura scadrà il 31 dicembre 2023.