Reddito di Cittadinanza, la norma salva furbetti prevista dalla legge di Bilancio 2023, che depenalizza i reati commessi da chi percepisce indebitamente il sussidio, verrà cancellata.
E’ quanto si apprende da Il Sole 24 ore sulle cui pagine si legge:
“il responsabile Giustizia di Azione, Enrico Costa, ha presentato un emendamento al ddl sulla procedibilità d’ufficio che consentirebbe di evitare il colpo di spugna sulle violazioni del reddito di cittadinanza, che si potrebbe determinare con l’abolizione del reddito prevista dal 1 gennaio 2024”.
Tra le norme cancellate dalla Legge di Bilancio – ricorda il quotidiano economico – c’è anche “l’articolo 7, che indica il reato di indebita appropriazione del reddito, e delinea le sanzioni connesse a questo reato. Dopo l’entrata in vigore della legge di Bilancio, dunque, e quindi da quest’anno chi incassa l’aiuto pubblico sulla base di dichiarazioni o documenti falsi non può essere punito con il carcere da due a sei anni; chi “dimentica” di comunicare che il suo reddito e il patrimonio sono migliorati intanto che riceve il reddito, non rischia più il carcere da uno a tre anni”.
La proposita di modifica elaborata dall’esponente di Fratelli d’Italia che potrebbe anche essere assorbita dal Governo, in modo da “intervenire con un decreto legge per sanare questo vulnus”.