Nuovo RdC 2023, UIL: “ISEE a 7.200 euro ecco chi penalizza”

Nuovo Reddito di Cittadinanza, le novità annunciate nelle scorse ore riguardo la MIA – Misura Inclusione Attiva penalizzerebbero i poveri e comunque le persone a reddito basso.

Lo sostiene il Segretario Nazionale UIL Domenico Proietti che a TuttoLavoro24.it spiega come la proposta di riforma che il Governo intende varare deve essere modificata prima ancora di vedere la luce:

“Innanzitutto perché si abbassa la soglia ISEE, quindi si escludono molte persone”. Si è parlato nelle scorse ore di un abbassamento della soglia di accesso dagli attuali 9.360 euro a 7.200 riducendo così la platea e tagliando fuori tutti coloro che oggi, sopra ai 7.200 euro hanno comunque accesso al sussidio. Tre questi evidentemente, ci sono lavoratori con bassi salari.

Inoltre, – continua Proietti – si riduce in misura molto forte l’importo, in base a quanto scritto dai giornali. Questi 2 elementi messi insieme non rendono efficace il contrasto alla povertà. Pensiamo sia necessario eliminare alcuni vincoli che hanno impedito a tante persone che si trovano in condizione di grande disagio di non poter accedere neanche al Reddito di Cittadinanza. A tutto questo aggiungiamo che con un comunicato uscito ora il Governo ha detto che queste indiscrezioni non corrisponderebbero al vero. Inoltre, un altro punto che ci fa essere critici è che su questa vicenda il Governo non ha fatto nessun incontro con le parti sociali, c’è il buio assoluto.”

Giudizio negativo dunque, da parte del sindacato di Via Lucullo rispetto ad una riforma RdC che in queste ore sta probabilmente muovendo i suoi primi passi. Qualcosa di più lo sapremo nei prossimi giorni.