Reddito di Cittadinanza marzo 2023, novità Doppia Ricarica: ecco per chi

Reddito di Cittadinanza marzo 2023, la ricarica di questo mese potrebbe portare con sé una bella sorpresa per alcuni percettori. Qualcuno, infatti, potrebbe ricevere un doppio accredito.

Si tratta, in particolare, di coloro che hanno rinnovato l’ISEE a febbraio, quindi dopo la scadenza del 31 gennaio, e che il mese scorso sono dunque incappati nella sospensione del sussidio. Vediamo meglio.

Reddito di Cittadinanza marzo 2023, quando arriva la ricarica?

Innanzitutto, occorre specificare che le date mensili utili al pagamento del Reddito di Cittadinanza sono sempre due:

  • il 15 del mese (varia solo se il 15 è festivo), in cui hanno diritto alla carica coloro che attendono il pagamento degli arretrati o della prima mensilità, in assoluto o dopo il rinnovo;
  • il 27 del mese (anche in questo caso salvo festività), quando riscuotono quei percettori che attendono dalla seconda alla diciottesima mensilità del RdC.

Tuttavia, ricevere il pagamento del Reddito di Cittadinanza in data 15 non esclude la riscossione in data 27 e a marzo questa eventualità potrebbe essere maggiormente diffusa. Questo perché una parte dei percettori potrebbe non aver ricevuto la ricarica di febbraio per via del mancato aggiornamento dell’ISEE.

RdC marzo 2023, doppia ricarica in arrivo

Aggiornare l’ISEE è fondamentale se si vuole continuare a ricevere il Reddito di Cittadinanza per tutte e 7 le mensilità previste nella Legge di Bilancio 2023 e non si vuole incappare in una sospensione anticipata.

Non rinnovare l’ISEE, infatti, comporta la sospensione del sussidio finché non si provvederà ad aggiornarlo. Per questo motivo, chi non ha presentato il nuovo ISEE entro lo scorso 31 gennaio, a febbraio non ha ricevuto la ricarica.

Tuttavia, chi ha fornito a INPS il nuovo ISEE entro febbraio, a marzo riceverà non solo la regolare ricarica di fine mese (se ne ha ancora diritto) ma anche l’arretrato di febbraio: una doppia ricarica del Reddito di Cittadinanza quindi, una delle quali appunto corrisponde alla singola quota di arretrato congelata.

Ricordiamo che, come tutti coloro che hanno rinnovato l’ISEE entro la scadenza del 31 gennaio, anche chi ha presentato l’ISEE in ritardo potrebbe subire un taglio o un aumento della ricarica mensile del RdC dovuto all’eventuale cambiamento nella situazione economica familiare.