Superbonus, 300 Emendamenti per lo Sblocco dei Crediti

Pressione dai gruppi parlamentari per i crediti d’imposta dei bonus edilizi, bloccati attraverso le compensazioni.

Sono circa 300 gli emendamenti proposti dai gruppi parlamentari per avviare la “possibilità” di compensare il credito con il modello F24, così come richiesto da Abi e Ance, e per le banche quello di cedere i crediti alle partecipate pubbliche.

Emendamento FI e FdI, cosa prevede

Tra gli emendamenti al dl Superbonus compaiono quelli, di FdI, FI, Lega, Pd, M5S, Noi moderati, Azione/Iv, Verdi e delle Minoranze linguistiche.

L’emendamento proposto da Fdi e FI, blocca il profilo penale e al sequestro preventivo del credito nel caso in cui chi lo riceve è in buona fede, rimanendo immutate le norme in caso di dolo.

L’emendamento punta quindi a superare alcune delle cause che hanno portato al blocco delle cessioni dopo che le sentenze della Corte di Cassazione hanno confermato la possibilità per l’Amministrazione finanziaria di attuare il sequestro preventivo dei crediti d’imposta anche se i cessionari sono estranei al reato e hanno agito in buona fede.

Superbonus: più tempo per cedere i crediti 2022

Il governo sta lavorando per dare più tempo a chi non è ancora riuscito a cedere i crediti maturati nel 2022 e a chi si ritrova a ridosso della scadenza del 31 marzo 2023, termine entro cui la cessione deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate. In caso di mancata comunicazione pena la decadenza.

Inoltre chi apre una nuova pratica di cessione in banca, non ha i tempi tecnici necessari per la verifica e la successiva comunicazione in Agenzia.

Per le suddette problematiche, quanto si apprende con un comunicato legge, il Governo consentirà di iscrivere il credito sulla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate a partire dal momento in cui viene preso in carica dalla banca, senza attendere il contratto di cessione del credito con la banca stessa.

Superbonus: 300 emendamenti in arrivo

Sono circa 300 gli emendamenti arrivati al dl Superbonus  tra questi:

  • la richiesta della proroga di tre mesi, dal 31 marzo al 30 giugno 2023, per la conclusione dei lavori con Superbonus al 110% per le villette;
  • sblocco dei crediti tramite la compensazione con il modello F24;
  • frazionabilità del credito e l’acquisto da parte delle partecipate di Stato;
  • deroga al blocco di cessione e sconto in fattura per i territori terremotati, terzo settore (onlus), rigenerazione urbana e barriere architettoniche;
  • risolvere la questione dei lavori in edilizia libera, per i quali è difficile stabilire l’inizio lavori entro il 17 febbraio. Determinante per effettuare le operazioni di sconto e cessione, ad esempio facendo valere i pagamenti effettuati.

La commissione tornerà a riunirsi per esaminare il decreto nella giornata di giovedì 9 marzo alle ore 14, quando dovrebbero essere fatte le ammissibilità.

Al termine della seduta, un nuovo ufficio di presidenza ufficializzerà il calendario dei lavori.