Reddito di Cittadinanza, parte la prima protesta organizzata contro l’abrogazione e le ipotesi di riforma del Governo Meloni. A lanciare l’invito a tutti i percettori RdC e cittadini che intendono mostrare solidarietà è il sindacato di base USB.
L’appuntamento è per il 14 marzo 2023 davanti ai Centri per l’Impiego dei capoluoghi di provincia. Per meglio organizzarsi è opportuno contattare la sede territoriale di USB verificando qui.
“Il 4 febbraio – si legge in una nota – abbiamo lanciato la campagna Uniti per il Reddito con presidi in 25 città per difendere il Reddito di Cittadinanza e rilanciare le priorità dei settori popolari e precari: un reddito di base universale”.
Purtroppo il lavoro, continua, “è una condizione garantita in Italia, e l’abolizione del RdC avrà un grave effetto su milioni di disoccupati, tra cui negare la possibilità di rifiutare offerte di lavoro non dignitose; in questo senso le misure appena presentate dal governo sotto il nome di MIA (misura d’inclusione attiva) confermano l’intenzione di tenere bassi i salari e ridurre la parte di reddito distribuita ai settori più poveri della popolazione”.
Inoltre, sottolinea USB, “accanto alla necessità di un sostegno al reddito, serve un forte aumento dei salari in tutti i settori del lavoro, per garantire condizioni dignitose contro il carovita, l’aumento dei prezzi che avanza in tutti i settori: dalle bollette all’affitto, dalla spesa alla sanità“.